Le nostre vite sono ormai digitali, esposte e sempre online. Noi siamo cambiati, ma i nostri fantasmi no. Si sono semplicemente adattati e rinnovati. Abitano le nostre app e vagano per il metaverso proprio come infestano le nostre case e i nostri ricordi, sempre alla ricerca di nuovi modi per connettersi... Per vivere tra noi. Per ricordarci. Per tentarci. Per vendicarsi.
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Queste storie non sono nostre. Sono le storie dei morti, di coloro che abbiamo perso, amato, dimenticato... e temuto. Alcune sono finzione. Ma alcune potrebbero non esserlo. Questi tredici racconti affrontano una vasta gamma di argomenti legati al soprannaturale: dal modo in cui la tecnologia moderna può condizionare la nostra percezione della vita e della morte a storie ambientate in luoghi infestati, come case abbandonate e castelli misteriosi, dove le presenze del passato influenzano il presente. Intrecciando abilmente elementi gotici tradizionali con tematiche contemporanee, come l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale, l’autrice dà vita a narrazioni che sono spaventose e ricche di spunti di riflessione e che, allo stesso tempo, ci invitano a confrontarci con le nostre paure più profonde e con le ombre che abitano sia il mondo tecnologico moderno sia le antiche leggende, in una zona al confine tra Black Mirror e Il giro di vite.