In condizioni di benessere economico e pace civile che ne è della libertà politica? Qual è lo spazio consentito a un agire politico che non sia solo angusta difesa degli interessi materiali o rituale comportamento elettorale?Domande ancora attuali che l'autrice ha posto, quasi sessant'anni fa, in questo libro divenuto ormai un classico della filosofia del pensiero politico.
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Una spregiudicata analisi della società di massa e un'accorata denuncia della condizione dell'uomo contemporaneo condannato a una sostanziale solitudine.Hannah Arendt anticipa la critica ecologica e denuncia un grave pericolo: l'''espropriazione del mondo'' da parte dell'uomo moderno corrode prima lo spazio politico e poi minaccia il cosmo naturale.Titolo originale: ''The Human Condition'' (1958).