Professionisti corteggiati, prestigiosi consiglieri di principi e papi, artefici ingegnosi di sodalizi arditi fra stelle e vita, fra astri, armi e politica: dal Quattrocento al Settecento gli astrologi animarono le aule delle università e i palazzi dei potenti.
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La cultura accademica medievale consentì una fusione del sapere teologico con le conoscenze pagane e le mitologie dei demoni astrali, in un singolare intreccio di astrologia, profezia e religione. L'attività degli astrologi si concretizzò in una caleidoscopica proliferazione di testi e studi che il saggio di Elide Casali illustra sondando i rapporti tra l'uomo e il cosmo e studiando gli intrecci culturali tra la letteratura almanacchistica e la vita pratica.