Sono poche le donne condannate per omicidio ma tra queste ci sono donne che hanno ucciso il partner per difendersi dalla sua violenza reiterata.
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Nel ripercorrere la vicenda giudiziaria di alcune di esse si comprende quanto distanti siano i giudici dalla realtà vissuta dalla donna vittima di violenza: quella realtà che è stata ben descritta dalla psicologa americana Leonore Walker in sede di elaborazione della c.d. Sindrome della donna maltrattata. La mancata conoscenza del fenomeno della violenza di genere e degli effetti che essa produce sul comportamento di chi la subisce spiega la lettura riduttiva e stereotipata che viene data dell'uccisione del tiranno domestico e quindi le difficoltà che le donne incontrano - e sempre hanno incontrato - a veder riconosciuta a loro favore una situazione di legittima difesa. Non è un caso che a una pronuncia di assoluzione si pervenga solo allorquando si sia rivolta l'attenzione anche al contesto nel quale è intervenuta l'azione difensiva della donna. Non è dunque di nuove norme che abbiamo bisogno, ma di superare stereotipi e pregiudizi per leggere quelle vigenti in maniera adeguata. (Fonte: editore)