Nei millenni i nostri sensi si sono evoluti. Vediamo in tre dimensioni, a colori, in movimento, e distinguiamo con precisione suoni alti e bassi. Eppure, una volta arrivati al cervello, questi stimoli vengono distorti e modificati. Può sembrare un controsenso, ma siamo noi che ci neghiamo la verità.
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Inganno e autoinganno non sono una tattica difensiva, bensì il risultato di un'evoluzione, di un successo riproduttivo differenziale. Analizzando le varie fasi di evoluzione dell'inganno - dalla vita unicellulare alle rane pescatrici, dalle farfalle all'uomo, dalla famiglia moderna al conflitto israelo-palestinese - Robert Trivers spiega che la logica sottesa alle nostre menzogne si complica di generazione in generazione, e che c'è bisogno di trovare un equilibrio esistenziale e sociale tra i danni dell'autoinganno e i suoi vantaggi.