Quasi tutti gli scrittori preferiscono lasciar intendere di comporre in una sorta di sottile frenesia — un'intuizione estatica — e rabbrividirebbero all'idea che il pubblico spiasse dietro le quinte per cogliere il complicato e barcollante formarsi del pensiero; sia le vere intenzioni che trovano espressione solo all'ultimo momento, sia gli innumerevoli dettagli di un'idea non pervenuta ancora a piena maturità, sia le fantasie perfettamente delineate ma scartate con disperazione in quanto non addomesticabili, sia le selezioni e i rifiuti operati così timorosamente.
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