Un essere funesto s'aggira arrogante per le coscienze delle donne: il messaggero della procreazione. Quest'angelo si fa scudo dí una retorica ecologista ed efficientista per lanciare nuovi e imperiosi proclami a favore dell'allattamento prolungato, della dedizione totale insieme a una infinita lista di proscrizioni.
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"Credo che il fatto di non voler procreare o di non vedersi nel ruolo di madre dovrebbe poter essere considerato al pari di non aver mai sognato di diventare un'atleta olimpionica. Da quando avere un talento o un'inclinazione ci obbliga a svilupparla?" dice Meruane mentre leva alto il suo grido per metterci in guardia contro le tesi attuali che promulgano la centralità dei figli, convertendoli in piccoli tiranni delle nostre abitazioni, e contro un nuovo modello conservatore di maternità che mira a relegare nuovamente le donne alla prigionia domestica. Diretto e sarcastico, "Contro i figli" affronta una delle questioni più importanti e meno trattate dei nostri tempi: la pressione sociale che attanaglia le donne che rifiutano la maternità.