Attraverso quali meccanismi, con quali tecniche, con che segni l'immagine pubblicitaria e gli altri strumenti della comunicazione visuale in genere riescono a catturare la nostra attenzione e ad ottenere il loro scopo, veicolando efficacemente e infallibilmente il loro messaggio? Spaziando dalla politica all'arredo urbano, dal cyberspazio ai videoclip, dall'arte alla pubblicità, dalle merci al corpo, Massimo Canevacci sviluppa in queste pagine una riflessione sulla comunicazione visuale da un punto di vista antropologico indagando l'oggetto-merce con le stesse modalità generalmente riservate all'uomo e focalizzando una dimensione strategica in cui si concentrano potere e conflitto, tradizione e mutamento, omologazione e sincretismo.