Una vertenza sindacale. Come tante nel secondo dopoguerra italiano. In questo caso, però, restano uccisi sei scioperanti, tutti per colpi d'arma da fuoco esplosi dalle forze dell'ordine. È un dramma anche per quegli anni difficili. Un eccidio davanti ad una fabbrica, nel cuore della modernità industriale, al centro della regione rossa per eccellenza.
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Un evento che segna la storia d'Italia di quegli anni, eppure poco indagato dalla storiografia. Il volume ricostruisce quel conflitto di lavoro, ne indaga le conseguenze politiche e giudiziarie, il processo penale a carico dei lavoratori e la causa civile contro lo Stato. Avviene a Modena, ma non è una storia di periferia. L'Emilia è al centro dell'attenzione dei governi della prima legislatura perché ritenuta il nucleo di una possibile sovversione. I comunisti emiliani sono forti e poco disponibili alla mediazione, convinti della loro autosufficienza: il "partito nuovo" di Togliatti qui non si è ancora affermato. È una storia che si muove tra Modena e Roma, in andata e ritorno, che contribuisce a delineare le culture politiche e sociali che si confrontano negli anni del dopoguerra.