A metà fra la monografia e la biografìa, o meglio al di sopra di questi due generi letterari, il libro di Pietro Citati ripercorre le tappe cruciali - fatte di luoghi e persone, ma anche, se non soprattutto, di sensazioni e pensieri - del tormentato cammino esistenziale di Giacomo Leopardi, dal suo difficile rapporto con i genitori alla vita nel "natio borgo selvaggio", dal corpo a corpo con la malattia e il dolore agli incontri con i letterati suoi contemporanei, dagli studi "matti e disperatissimi" alla fama ottenuta dalle sue opere in Italia e in Europa. Oltre che dalla documentazione storica, il racconto è innervato dall'attenta ed empatica lettura della prosa e dei versi leopardiani, che si snoda con sapiente sicurezza tra le lettere dello stupendo Epistolario, alcuni dei passi salienti e memorabili dello Zibaldone, e -elettivamente - le Canzoni, gli idilli e le Operette morali, oggetto di una rivisitazione così partecipe e intensa da ricavarne sempre nuove suggestioni e scoperte.