Quando Koko e sua madre Indileni arrivano a Grae, se ne accorgono tutti. Primo, perché di persone con la pelle scura in quel piccolo paese tra le Alpi non se ne erano viste molte. E poi, soprattutto, per la voce potente e cristallina del ragazzo. Mentre ascoltano Koko cantare per la prima volta, il tempo e l’aria sembrano andare in frantumi.
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Una magia che da quel momento si ripete tutte le settimane tra le mura del coro, l’unico ritrovo comunitario durante il lungo inverno. La gente di montagna però è di poche parole e spesso non è semplice distinguere la cautela dall’ostilità. Nonostante le sue straordinarie doti canore, l’accoglienza di Koko si rivelerà più complicata del previsto.