La scrittura vivida di Francesca Scotti, che del Giappone ha fatto la sua seconda casa, e le suggestive illustrazioni di Uragami Kazuhisa, che con il suo stile riempie gli occhi di incanto, ci restituiscono con grazia e rispetto la vita e la spiritualità di un paese che non smette di affascinare.
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Narra il mito che il Giappone sia nato per volere divino da una lancia immersa nell'oceano: i grumi di sale che colarono dalla sua punta quando fu estratta ne formarono la prima isola. Questo racconto ci restituisce l'essenza di un paese arcipelago composto da isole grandi e minuscole, popolose e disabitate, ospitali e inaccessibili che racchiudono storie piene di bellezza e mistero. Frammenti che mantengono la loro individualità pur facendo parte di un tutto più complesso. Il percorso di questo atlante che va dal nevoso Hokkaido alla tropicale Okinawa è fatto di verità e di narrazione: vere sono le isole – storia, natura, geografia, cultura –, narrativa la loro esplorazione. A fare da guida sono voci immaginate che rendono accessibili anche quei territori che non lo sono e rievocano tradizioni, antichi rituali, battaglie. Chi legge vedrà luoghi iconici come Itsukushima, dalle cui acque sorge il grande torii vermiglio, o meno noti come Fukuejima, dove i bambini, in occasione dell'obon, si trasformano in volpi danzanti.