Metafora della vita è il viaggio sulla terra, che spesso può apparire misteriosa come un pianeta inesplorato. L'affrontano in questo libro un uomo adulto e un bambino, muniti dei loro bagagli gialli, che si incontrano e decidono di affrontare insieme l'emozionante avventura.
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Di pagina in pagina i due protagonisti osservano la realtà, i paesaggi e gli esseri viventi con stupore e meraviglia, incamerando nella mente parole e accadimenti e conservando oggetti diversi che ritengono importanti "tesori". E intanto nasce e cresce il loro rapporto, dopo un'iniziale perplessità e incomprensione di linguaggio, fino all'aiuto reciproco, allo scambio di sensazioni ed emozioni e alla condivisione di ogni momento della giornata. Anche l'esperienza del pericolo li vede uniti nella paura e nell'attesa, quando una banda di ladri li assalta e, minacciandoli, s'impossessa dei loro bagagli, rimanendo poi sorpresi e delusi dalla reale consistenza degli oggetti conservati gelosamente dall'uomo e di quelli contenuti nello zainetto del bambino, che li induce addirittura ad andarsene in silenzio. Cosa avranno visto? Anche noi lettori vogliamo scoprirlo. Il bimbo ha conservato parole, di diversa entità – mondo, gufo, sole, dio – che ha ritenuto importanti e degne di memoria, e intere frasi pronunciate a commento di avvenimenti significativi. I bigliettini che raccontano questi episodi sono prove evidenti di un rapporto nato e cresciuto nel corso del viaggio, e che, alla fine del libro, induce il bambino ad esprimere il desiderio di attribuire finalmente al suo compagno un nome, che sia il più bello di tutti: “ti chiamerò papà”. Prova inconfutabile che il concetto di paternità non trae origine e sostanza dalla genetica, ma dall'esercizio quotidiano della cura assidua e intenzionale. Età di lettura: da 5 anni.