«Dov’è Orso?» dice un bambino prima di andare a dormire.
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Lo cerca di qua e di là, in tutta la casa sotto il letto, nel cassettone, dietro il divano, poi in giardino e nell’automobile… Eppure il lettore lo vede quel grande orso che sbuca in tutte le pagine! I nostri bambini ormai giocano a scoprire dove si nasconde: ecco lì una zampa, ecco il nasone! come è possibile che il bambino non riesca a vedere un orso così immenso! Ma il bimbo del libro non riesce proprio a vederlo e si avvilisce, sembra arrendersi ma alla fine grida disperato “Dov’è orso?” e lo chiede ansiosamente ai lettori. Finalmente lo trova sotto al tappeto: è un orsacchiotto di peluche! Non quel grande orso che abbiamo intravisto in tutte le pagine! Lo raccoglie e lo consegna all’orso enorme che si chiama Ugo e felici tutti e tre possono andare a dormire, perché nessun bambino va a letto senza il suo orsacchiotto. Il piccolo lettore si diverte un mondo ad aiutare il protagonista a cercare Orso, e quando alla fine scopre che si tratta di un peluche scoppia a ridere e anche ai genitori appare chiaro che dare per scontata una verità quando la realtà è ben diversa può accadere anche agli adulti quando si fermano alle apparenze.