In principio c’è stato Babar. E sì, perché, la storia dell’elefantino nato nella foresta e cresciuto in città, con tanto di ghette e bombetta ha segnato la nascita di un genere. Era il 1931, quando Jean de Brunhoff, artista e pittore francese che viveva a Parigi, decise di mettere nero su bianco e illustrare una storia della buonanotte che la moglie Cécile aveva inventato per i loro bambini.
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Ne venne fuori un libro rivoluzionario: 48 pagine di taglia extra-large stampate in litografia, che sfoggiavano illustrazioni dai colori brillanti, affiancate in modo originale e sapiente a testi scritti in calligrafia infantile, il tutto intervallato da sontuose scene a doppia pagina. Niente del genere era mai stato pubblicato prima in Europa né altrove e il successo fu esplosivo – nasceva l’album illustrato per bambini. In una manciata di anni de Brunhoff creò altre cinque avventure di Babar – due delle quali pubblicate postume –, più un abbecedario che in breve tempo faranno il giro del mondo e che già nel 1939, solo in Francia, toccheranno i 4 milioni di album venduti. Alla morte prematura di tubercolosi di Jean de Brunhoff nel 1937, il figlio Laurent «adottò» Babar divenendo a sua volta autore di decine di nuove edizioni, serie tv, film e linee di merchandising in 27 lingue e con oltre 12 milioni di libri venduti in tutto il mondo. Ma il fascino delle sei storie originarie è rimasto ineguagliato e torna oggi in libreria in un’edizione integrale e in un formato speciale (25x18 cm) della collana Fiabe e storie, che farà la gioia dei nuovi lettori e dei vecchi patiti (e collezionisti) dell’elefantino in abito verde a bordo della sua cabriolet rosso fiammante. Età di lettura: da 4 anni.