A Pier Paolo Pasolini sono dedicate numerosissime biografie e l'elenco degli studi critici è pressoché infinito. Quello che però discosta l'opera di Roberto Carnero dalle altre è il tocco di gentilezza e di garbo letterario con cui l'autore ripercorre gli anni dell'esistenza terrena del poeta friulano.
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Nel lavoro di Carnero, nulla è lasciato alla dispersione degli eventi, delle loro cause e dei loro effetti, ma ogni singolo particolare della vita del poeta si ricollega a quella morte, così inusuale, così lontana da quello che ci si potrebbe aspettare per la morte di un poeta civile. Se è vero che nelle pagine mancanti dell'ultimo romanzo “Petrolio” si nasconde il mistero di un'indagine giudiziaria e artistica sull'opera di Pier Paolo, allora ancor di più “Morire per le idee” è il motto che meglio di ogni altro può accompagnare il racconto della vita di un poeta. Il poeta Pier Paolo Pasolini ucciso perché pensava troppo.