Tra il 1° e il 2 agosto 2008, sulla parete sud del K2, si è consumata una delle più grandi tragedie della storia dell'alpinismo. Una serie di fatalità e il crollo di un seracco all'altezza del Collo di bottiglia, il canalone di roccia e ghiaccio che porta alla vetta, hanno dato il via a una imprevedibile catena di eventi che ha causato la morte di undici alpinisti.
[...]
Sulla "montagna degli italiani" c'era anche Marco Confortola che, dopo aver conquistato la cima, da "cacciatore di ottomila" è diventato preda del gigante himalayano e impotente spettatore dell'atroce destino dei suoi compagni di scalata. Quella che doveva essere un'impresa sportiva si è trasformata in una lotta per la sopravvivenza nella "zona della morte" che lo ha costretto a misurarsi con i suoi limiti fisici e mentali. "Giorni di ghiaccio" è la cronaca di quelle terribili ore di paura, disperazione, dolore, fatica; ma è anche la testimonianza della forza, del coraggio, della generosità di alcuni protagonisti di quella drammatica vicenda.