Dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, il lutto, la rabbia, il desiderio di consegnare alla giustizia i mandanti hanno compattato l'opinione pubblica americana intorno al presidente Bush e alla sua crociata contro il male, proclamata in toni apocalittici.
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Chomsky rifiuta di appiattirsi su questa logica manichea e sostiene si debba parlare di terrorismo per ogni atto di aggressione alla popolazione civile, e quindi non solo per attacchi come quello alle Torri Gemelle, ma anche per tanti capitoli della storia passata e presente: il conflitto arabo-israeliano, la repressione dei curdi da parte della Turchia e dei ceceni da parte della Russia, ma anche tutti gli interventi armati degli Stati Uniti in Vietnam, o in Iraq.